DIVORZIO BREVE: VIA LIBERA ALLA CAMERA, VOTO FINALE IL 21 APRILE

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La Commissione Giustizia della Camera ha approvato senza modifiche il disegno di legge sul , divorzio breve e il provvedimento in materia sarà in Aula dal prossimo 21 aprile.

Il ddl, già approvato a maggioranza dal Senato il 18 marzo scorso, prevede l’accorciamento da tre a un anno del tempo necessario previsto dalla legge per mettere fine al matrimonio. Il tempo si riduce a sei mesi in caso di separazione consensuale.

Le norme si applicano ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, anche nei casi in cui il procedimento di separazione che ne costituisce il presupposto risulti ancora pendente alla medesima data.

E’ saltata, invece, durante la discussione al Senato, la norma che prevedeva il “divorzio immediato” cioè lo scioglimento immediato del matrimonio con ricorso congiunto al giudice anche in assenza di un periodo di separazione previsto ad esempio in altri Paesi europei.

 

Come funziona nel resto d’Europa

Un anno in Germania, due in Inghilterra, sei mesi in Francia. L’Italia ha la “maglia nera” per i tempi (e le spese) necessari a divorziare.

Solo nel nostro paese c’è l’obbligo di sostenere due cause – spiega il tesoriere della Lega per il divorzio breve, l’avvocato Alessandro Gerardiuna di separazione e una di divorzio con un doppio passaggio in termini sia di tempi che di costi. Gli unici altri Paesi europei nei quali funziona in questo modo sono Polonia, Irlanda del Nord e Malta”.

ROMANIA – Il divorzio è diretto: se una coppia è in crisi può chiederlo direttamente senza nessuna fase preventiva.

GERMANIAAl momento della richiesta di divorzio la coppia, se la richiesta è consensuale, deve dimostrare che da un anno vive separata. Il tempo sale a tre anni se la richiesta non è consensuale.

INGHILTERRA – La richiesta si può fare dopo un anno di matrimonio. Il periodo per il quale bisogna dimostrare di aver vissuto separati è di due anni nel caso il divorzio venga chiesto insieme e cinque anni se non c’è consensualità.

FRANCIA – Non c’è l’obbligo di una successione temporale tra separazione e divorzio ai fini dello scioglimento del matrimonio. In caso di divorzio consensuale, la coppia presenta congiuntamente una convenzione che regola le conseguenze del divorzio (patria potestà e affidamento dei figli, liquidazione degli interessi patrimoniali e divisione dei beni, alimenti, prestazione compensatoria). Il giudice omologa la convenzione e pronuncia la sentenza di divorzio.

SPAGNA – Divorzio e separazione vengono considerate due opzioni alle quali i coniugi possono fare ricorso indifferentemente per far fronte alle vicissitudini matrimoniali. La domanda può essere avanzata anche da solo uno dei due coniugi dopo tre mesi di matrimonio.

 

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